In un tempo attraversato da incertezze, conflitti e solitudini educative, sentiamo sempre più urgente il compito di custodire e rigenerare la comunità scolastica come spazio di legami, responsabilità condivise e speranza.

Per questo voglio raccontarvi un’esperienza che nel nostro Istituto Comprensivo “Erodoto” di Corigliano-Rossano (CS) si rinnova ogni anno e che continua a lasciare una traccia profonda nel vissuto dei nostri bambini e delle nostre bambine: una notte a scuola.

 

La sera si è aperta con un cineforum, è proseguita con letture in cerchio, attività di narrazione e momenti di silenzio condiviso. Poi la cena, i sacchi a pelo, le luci soffuse, le chiacchiere leggere prima di dormire.

I bambini hanno dormito a scuola con i propri insegnanti, in ambienti trasformati con cura e attenzione, capaci di accogliere e far sentire ognuno al sicuro, parte di un “noi” autentico.

 

Non è stato solo un evento speciale, ma una vera e propria esperienza educativa: un gesto simbolico, un rito di passaggio, un modo concreto di abitare la scuola come casa comune.

In quel tempo lento, sospeso, fatto di sguardi, parole e piccole azioni, la scuola ha mostrato il suo volto più profondo: un luogo che accoglie anche quando si spengono le luci, che educa anche quando non si fanno lezioni, che accompagna anche nel silenzio della notte.

 

Ci sono esperienze che non si misurano in voti o schede di valutazione, ma in emozioni, legami, stupore.

Dormire a scuola, accanto ai compagni e agli insegnanti, circondati da storie, parole condivise, letture che accendono l’immaginazione e film che fanno riflettere, è un modo diverso di educare: non solo con la testa, ma anche con il cuore.

Perché chi cresce nella cura, nella responsabilità e nella relazione profonda con l’altro… sarà capace domani di costruire legami veri, spazi di pace, ponti di senso.

 

Questa notte vissuta insieme, come tutte le edizioni precedenti, ci ha confermato che una scuola radicata nel modello Senza Zaino non è mai solo un luogo di trasmissione di contenuti, ma uno spazio abitato di senso, in cui educare significa creare condizioni perché le persone si incontrino davvero.

 

In un mondo che disgrega, dividere non è difficile. Ma coltivare la comunità è un atto coraggioso e politico, nel senso più nobile del termine. Ecco perché, ogni anno, questa notte ritorna. E ogni volta accende qualcosa che dura: una memoria da custodire, un sentimento da portare avanti, un’idea di scuola che non si spegne mai.

 

L’iniziativa ha coinvolto docenti, collaboratori scolastici e famiglie in un clima di vera corresponsabilità educativa. Una comunità in azione, visibile, concreta.

 

Leggi qui l’articolo completo dal sito dell’Istituto https://www.icerodoto.edu.it/2025/06/04/senza-zaino-night/

 

Dirigente Scolastica

Gabriella Catacchio 

Pubblicato il: 18 Giugno 2025

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