
“Addentrarsi nella notte per attraversarla
come uccello notturno, come volpe silenziosa, come topo furtivo; ascoltare il silenzio, espandendo i sensi e la consapevolezza della nostra presenza in mezzo al tutto, con il cuore vivo, mettendoci in attesa dell’ignoto, stringendo le mani di chi ci è compagno e compagna di viaggio!”
Per il secondo anno consecutivo la nostra scuola ha scelto di vivere un’avventura speciale: un vero e proprio campeggio a scuola, un’occasione che ha trasformato gli spazi scolastici in un luogo di gioco, scoperta e condivisione. Un’esperienza semplice, ma straordinaria, capace di far emergere il
senso di comunità che unisce bambini, insegnanti, famiglie e territorio.
La scuola come una seconda casa
Trascorrere una notte tra tavoli e corridoi ha permesso ai bambini di guardare alla scuola con occhi
nuovi: non solo un luogo di apprendimento, ma un ambiente familiare in cui sentirsi accolti,
protetti, liberi di esprimersi e anche indipendenti nel dormire fuori casa con i compagni. Il
campeggio ha restituito alla scuola il suo valore più profondo: quello di “casa comune”, spazio
sicuro in cui crescere insieme e costruire legami autentici.
L’atmosfera conviviale della cena, è stata preceduta da un’organizzazione della serata condivisa in
plenaria dai bambini e le bambine, durante la quale si sono distribuiti incarichi, responsabilità per
la gestione della cena e del riordino. La scelta del luogo dove dormire, la condivisione dei rituali
della buonanotte hanno rafforzato il senso di appartenenza, rendendo ogni bambino parte attiva di
una piccola comunità che funziona grazie alla collaborazione di tutti. I pigiami delle maestre hanno
incuriosito e divertito i bambini.
Giochi che uniscono: fiducia, cooperazione e cura dell’altro
Durante il campeggio sono state proposte attività pensate per consolidare il gruppo e stimolare
relazioni positive. Da giochi di squadra a percorsi di fiducia, fino alle attività di osservazione e cura
reciproca, ogni momento ha offerto ai bambini l’opportunità di conoscere meglio i propri compagni,
ascoltarsi, sostenersi, affidarsi gli uni agli altri.
In modo naturale e spontaneo, i bambini hanno imparato che prendersi cura dell’altro non è solo un
ruolo assegnato, ma una scelta personale, un gesto di responsabilità e gentilezza che fa crescere il
gruppo intero.
L’esperienza nel bosco: ascolto, connessione e rispetto della natura
La serata outdoor nel bosco, durante la quale è stata svolta l’attività “Missione in notturna”, ha visto
i bambini dividersi in due gruppi, ciascuno dei quali accompagnato da tre insegnanti. Dopo una
“ripulitura dei sensi” per abituarsi ai rumori della natura, i due gruppi hanno attraversato il parco
partendo dai due ingressi opposti, dovevano incontrarsi e scambiarsi in un sentiero comune, senza
farsi sentire e vedere dall’altro gruppo e successivamente raggiungere la scuola. Questa attività ha aggiunto un tassello prezioso all’esperienza del campeggio:la possibilità di vivere la natura non come sfondo, ma come presenza viva con cui entrare in relazione. Camminando tra gli alberi,
ascoltando i suoni, toccando le cortecce, osservando le luci filtrare tra i rami, i bambini hanno
sperimentato la lentezza, l’attenzione, la cura. Allo stesso tempo ha stimolato i bambini e le
bambine nel confronto e nella ricerca di una strategia comune per portare a termine l’attività nelle
modalità richieste.
Le attività proposte – esplorazioni guidate, giochi di orientamento, momenti di silenzio condiviso –
hanno favorito la fiducia reciproca e il senso di responsabilità, rafforzando il legame tra i compagni
e promuovendo un autentico rispetto per l’ambiente.
La collaborazione delle famiglie: un ponte solido tra scuola e territorio
Un ruolo fondamentale lo hanno svolto le famiglie che, con entusiasmo, fiducia e disponibilità,
hanno reso possibile la riuscita dell’intera iniziativa. I genitori sono stati presenti
nell’organizzazione della cena e della colazione, alla quale, la mattina seguente, hanno partecipato.
Il contributo delle famiglie, la partecipazione attiva, il supporto nell’organizzazione e la serenità
con cui hanno affidato i bambini a questa esperienza sono la dimostrazione di quanto la
collaborazione scuola–famiglia–territorio sia un valore imprescindibile e sentito.
Quando la comunità educante si muove in sintonia, i bambini lo percepiscono: si sentono sostenuti,
incoraggiati, parte di una rete che crede in loro.
Un’esperienza che lascia tracce
Il campeggio a scuola non è stato solo un momento di festa, ma un’occasione per crescere insieme,
per rafforzare legami, per sentirsi parte di qualcosa di più grande. Un’esperienza che rimarrà nella
memoria dei bambini come una notte speciale, fatta di risate, emozioni e scoperte; e nella memoria
della nostra scuola come un passo importante verso una comunità sempre più unita, accogliente e
partecipata.
Pubblicato il: 17 Dicembre 2025
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