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Il 18 ottobre, nella sala polivalente San Pietro di Palazzo Bellini, si è svolto l’incontro pubblico “Il modello di scuola Senza Zaino: buone pratiche per una scuola che cambia”, un momento di confronto tra istituzioni, dirigenti scolastici, insegnanti, esperti e famiglie. A introdurre l’appuntamento sono stati l’assessora all’Istruzione Maura Tomasi e la funzionaria comunale Giorgia Mezzogori, mentre per il mondo scolastico è intervenuto il dirigente degli Istituti Comprensivi di Porto Garibaldi e Comacchio, prof. Gianni Luca Coppola.

La giornata si è aperta con l’intervento del prof. Patrizio Bianchi, già Ministro dell’Istruzione e docente dell’Università di Ferrara, che ha richiamato la necessità di costruire innovazioni condivise, puntando su una scuola capace di stimolare curiosità, creatività e capacità critica. Sono poi intervenuti Marco Orsi, Presidente della Fondazione Senza Zaino, Maria Grazia Mura, architetta e consulente tecnica, e Mirko Banzola, dirigente dell’Istituto Randi di Ravenna, capofila regionale. L’insegnante Nadia Vitali, referente SZ del Comprensivo di Porto Garibaldi, ha ricordato i dieci anni di percorso locale, raccontando la nascita di una “scuola comunità” costruita attraverso l’impegno costante dei docenti.

Nel suo intervento, Marco Orsi ha richiamato i tre valori fondanti del modello: Ospitalità, come cura degli spazi e delle relazioni; Responsabilità, che promuove autonomia e partecipazione degli studenti; e Comunità, che sostiene la collaborazione tra docenti, alunni e famiglie, anche attraverso pratiche inclusive come il peer tutoring. Valori, ha sottolineato, capaci di affrontare le sfide del terzo millennio rendendo gli alunni protagonisti attivi del proprio percorso formativo.

Spazio quindi alle buone pratiche: Elena Fabbri ha presentato le esperienze della scuola dell’infanzia SZ di Estensi, mentre le insegnanti Barbara Ferroni, Cristina Vindigni e Paola Spina hanno illustrato attività e materiali della primaria SZ Estensi, come strumenti tattili e ambienti di apprendimento progettati per favorire collaborazione e autonomia. Molto apprezzate anche le testimonianze delle famiglie: i genitori Valentina Cislaghi, Dario Guidi ed Elisabetta Vitali hanno raccontato con emozione il percorso dei propri figli. In particolare una mamma, leggendo una lettera dedicata alla scuola, ha parlato di “profonda gratitudine”, spiegando come la figlia Sofia abbia trovato un ambiente capace di valorizzare unicità, autonomia, pensiero critico e rispetto. Ha concluso con una frase che ha colpito gli ascoltatori: “In questa scuola non si riempiono zaini, si coltivano persone – e anche gli orti.” Per la secondaria è intervenuta infine Isa Bennani, formatrice e membro della direzione nazionale, con una riflessione su “I ragazzi protagonisti nella scuola SZ”.

La mattinata si è chiusa con l’apertura dell’Atelier delle Scuole Senza Zaino, un’esposizione dedicata ai materiali e agli strumenti tipici del modello, allestita nelle sale espositive di Palazzo Bellini. Prima dei saluti conclusivi, il prof. Bianchi ha lasciato una riflessione che ha emozionato la platea: “Porto con me la passione degli insegnanti, che ogni giorno lavorano per far scoprire ai ragazzi il valore del pensare, del creare, del curiosare.” L’evento ha confermato la vitalità di un movimento pedagogico sempre più radicato nel territorio, impegnato a costruire una scuola inclusiva, innovativa e profondamente centrata sui bisogni reali degli studenti.

Pubblicato il: 25 Novembre 2025

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