Il Senza Zaino Day 2025, che sarà celebrato il 20 maggio, quest’anno si presenta con una nuova iniziativa pensata per accompagnare le scuole lungo il cammino verso questa giornata speciale. Tre appuntamenti dedicati offriranno l’opportunità di approfondire il tema dell’anno, “Rompere gli schemi col gioco”, con un approccio pratico e operativo.

Questi incontri rappresentano non solo un’occasione per riflettere e progettare, ma anche un momento di condivisione di idee, spunti e buone pratiche tra le scuole della rete. Un percorso per sostenere il senso di appartenenza alla comunità Senza Zaino e dare vita a proposte innovative e creative, in piena sintonia con lo spirito che anima il movimento.


Senza Zaino Day   2024-25 “Rompere gli schemi col gioco”

Maria Paola Pietropaolo

Dopo aver dedicato il Senza Zaino Day dello scorso anno scolastico al tema “Rompere gli schemi nelle relazioni” quest’anno proponiamo un altro importante aspetto inerente la stessa tematica: “Rompere gli schemi col gioco”,  che è particolarmente affascinante perché collega il concetto di gioco con l’apprendimento creativo e l’innovazione didattica. Il gioco, spesso associato al divertimento e alla spensieratezza, diventa in questo contesto uno strumento fondamentale per stimolare la divergenza di pensiero, la creatività e l’esplorazione di nuove forme di conoscenza. Ecco come si potrebbe sviluppare questo tema:

  1. Gioco e Innovazione Educativa

Il modello “Senza Zaino” già di per sé si propone di rompere gli schemi tradizionali dell’educazione, promuovendo una didattica basata su autonomia, responsabilità e collaborazione. Il gioco diventa in questo modello un ponte per stimolare forme di apprendimento innovative. Attraverso il gioco, è possibile rompere gli schemi anche nei metodi educativi, incoraggiando una didattica più interattiva, meno gerarchica e più aperta alla partecipazione attiva di bambini e ragazzi

  1. Il Gioco come Strumento Divergente

Il gioco, per sua natura, incoraggia il pensiero divergente, ovvero la capacità di trovare soluzioni multiple a un problema. Questo tipo di pensiero è l’opposto del pensiero convergente, che tende a portare a una soluzione unica e lineare. Attraverso il gioco, i bambini e i ragazzi imparano a esplorare diverse possibilità, a considerare alternative e a trovare soluzioni fuori dagli schemi. In contesti educativi tradizionali, le risposte giuste sono spesso predefinite, mentre il gioco permette di esplorare l’imprevisto e l’innovazione.

  1. Creatività e Apprendimento Attraverso il Gioco

Il gioco rappresenta un contesto ideale per l’apprendimento creativo perché libera dagli schemi rigidi e dalle aspettative. In una situazione ludica, gli allievi si sentono liberi di sperimentare senza la paura di sbagliare. Questa libertà li incoraggia a sviluppare nuove connessioni mentali e a pensare in modo non convenzionale, essenziale per la crescita cognitiva. Il “divertimento” in questo caso non è solo intrattenimento, ma diventa un motore per l’apprendimento e l’acquisizione di nuove competenze.

  1. Il Ruolo del Gioco nell’Educazione Inclusiva

Un altro aspetto importante del gioco è la sua capacità di creare un ambiente inclusivo. Rompere gli schemi col gioco significa anche abbattere barriere e stereotipi che possono limitare l’accesso al sapere per alcuni gruppi di studenti. Il gioco promuove una partecipazione attiva e collettiva, dove ogni bambino o ragazzo può contribuire secondo le proprie capacità, interessi e modalità di apprendimento, superando il concetto tradizionale di insegnamento frontale. Questo approccio si rivela particolarmente significativo per la scuola secondaria, che fatica a staccarsi dal modello di insegnamento tradizionale, spesso ancora basato su lezioni e verifiche.

  1. Gioco e Problem Solving

Il gioco può essere visto come una palestra di problem solving. Nel contesto educativo, il gioco permette agli allievi di affrontare sfide complesse in modo divertente, stimolando la loro capacità di risolvere problemi. È un approccio che non si limita a fornire risposte ma invita a porre domande e a cercare nuove soluzioni. Rompere gli schemi col gioco significa anche rompere la routine didattica, in cui il sapere è trasmesso in modo unidirezionale, e creare una dinamica in cui gli studenti sono parte attiva del processo di scoperta e apprendimento.

  1. Il Gioco come Esperienza Empatica e Relazionale

Il gioco non è solo un’attività individuale, ma spesso è un’attività di gruppo che favorisce l’interazione tra pari. Questo stimola anche lo sviluppo di competenze relazionali ed emotive, poiché i bambini imparano a collaborare, negoziare e risolvere conflitti. Rompere gli schemi col gioco significa anche rompere gli schemi tradizionali delle relazioni, dove c’è un solo “insegnante” e tanti “studenti”, per creare un ambiente di apprendimento reciproco e collettivo.

Conclusione

Il tema “Rompere gli schemi col gioco” invita a una riflessione profonda su come il gioco possa essere un potente strumento educativo, capace di trasformare l’apprendimento da una pratica rigida e convenzionale a un processo dinamico, creativo e inclusivo. In un mondo in cui le competenze richieste sono sempre più orientate alla flessibilità mentale, alla creatività e alla capacità di adattarsi a situazioni nuove, il gioco rappresenta una metodologia fondamentale per formare giovani capaci di affrontare le sfide del futuro.

Pubblicato il: 23 Settembre 2024

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