Convegno “Senza Zaino” – Milano, 17 ottobre 2025

Il 17 ottobre 2025 si è tenuto a Milano il convegno “Una Scuola di Valori: Ospitalità, Comunità e Responsabilità per un Nuovo Umanesimo Educativo”, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

L’iniziativa ha riunito circa centosessanta partecipanti tra dirigenti scolastici e docenti provenienti da tutta la regione, in prevalenza appartenenti — ma non esclusivamente — alla rete delle scuole Senza Zaino. La presenza di rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali ha conferito all’evento un alto valore istituzionale, espressione di un comune impegno per un’educazione fondata su valori condivisi e sulla dimensione comunitaria.

Promosso congiuntamente dagli Istituti Comprensivi Thouar Gonzaga di Milano, Leno di Brescia e Daniele Spada di Sovere (Bergamo), il convegno ha inteso offrire uno spazio pubblico di riflessione sulle radici etiche, culturali e pedagogiche della scuola contemporanea. Pur ispirandosi al modello Senza Zaino, l’incontro non voleva celebrare una singola esperienza, bensì invitare a un confronto aperto su come ospitalità, comunità e responsabilità possano dar forma a un nuovo umanesimo educativo.

La sessione mattutina si è aperta con i saluti istituzionali di Luciana Volta, Direttrice Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, e di Letizia Affatato, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano.

L’intervento introduttivo è stato affidato al professor Italo Fiorin, tra i più autorevoli pedagogisti italiani, noto per la sua visione dell’educazione centrata sulla persona e sulla comunità. La sua riflessione, radicata nei principi del service learning e della responsabilità etica, ha sottolineato l’importanza del senso, della collaborazione e della consapevolezza morale come nuclei vitali del processo educativo.

A seguire, tre dialoghi tematici tra dirigenti scolastici ed esperti hanno approfondito aspetti centrali della pratica educativa:

  • Vanda Mainardi e Anna Frattini – assessora del Comune di Brescia – hanno discusso il rapporto tra Scuola e Comunità;
  • Salvatore Lentini e l’architetto Mao Fusina hanno affrontato il tema degli Ambienti di Apprendimento;
  • Adriana Colloca ha dialogato con Roberto Ricci, presidente dell’INVALSI, su Didattica Differenziata e Inclusione.

Nel suo intervento, Roberto Ricci ha richiamato alcuni dati significativi del Rapporto Nazionale INVALSI 2025, che, accanto a segnali incoraggianti — come la riduzione dell’abbandono scolastico sotto il 10% e il miglioramento delle competenze digitali — evidenzia la persistenza di divari territoriali e sociali.

Dal confronto è emerso che inclusione e qualità educativa devono procedere insieme. La diminuzione della dispersione scolastica costituisce un risultato rilevante, ma la vera equità richiede che tutti gli studenti non solo restino a scuola, ma raggiungano esiti di apprendimento significativi. La differenziazione didattica si configura così come ponte tra inclusione ed eccellenza: la strategia che consente di coniugare giustizia ed elevata qualità formativa.
Le persistenti disuguaglianze territoriali mostrano inoltre la necessità di una differenziazione anche a livello sistemico: una scuola solida sa interpretare il proprio contesto culturale e sociale, adattandosi ai bisogni del territorio senza rinunciare agli obiettivi comuni di cittadinanza e conoscenza. Come ha osservato Ricci, tuttavia, i dati non educano: possono orientare, ma è la relazione educativa, il legame umano tra docenti e studenti, a rendere l’apprendimento realmente personale e trasformativo.

Nel paradigma Senza Zaino, la differenziazione è inseparabile dall’idea di una comunità accogliente, in cui ciascuno ha un posto e tutti condividono la responsabilità del bene comune. Essa diviene un atto collettivo, un modo di vivere la scuola come laboratorio di giustizia quotidiana. Le ricerche confermano che ambienti inclusivi e collaborativi non solo migliorano i risultati scolastici, ma rafforzano il senso di appartenenza e di responsabilità condivisa.

La sessione pomeridiana ha offerto ai partecipanti laboratori esperienziali di confronto e sperimentazione. Tra gli otto workshop proposti, quello condotto da Daniela Pampaloni sulla nonviolenza ha approfondito pratiche educative volte a promuovere empatia, rispetto e convivenza pacifica; un secondo, curato da Marco Orsi e dedicato alla “leadership leggera”, ha esplorato modalità di direzione scolastica capaci di generare fiducia, autonomia e collaborazione. Altri laboratori hanno affrontato i temi dell’inclusione, dell’apprendimento digitale e dell’etica dell’intelligenza artificiale, a testimonianza della varietà e ricchezza delle prospettive che animano oggi la riflessione pedagogica.

Il convegno si è concluso con un forte senso di impegno condiviso: la convinzione che la scuola resti un luogo essenziale in cui comunità, responsabilità e ospitalità possano costituire le fondamenta di un nuovo umanesimo educativo, capace di formare cittadini liberi, competenti e solidali, pronti ad abitare con consapevolezza e umanità un mondo in continua trasformazione.

Adriana Colloca

Dirigente Istituto Comprensivo Thouar Gonzaga di Milano Scuola Polo Senza Zaino

Pubblicato il: 25 Novembre 2025

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