Mentre le scuole si apprestano a festeggiare “Senza Zaino” con le diverse attività programmate per la giornata del 16 maggio (e nei giorni a seguire), delle quali vi daremo notizia tramite la pagina Facebook del Movimento, invitiamo tutta la Comunità Senza Zaino (docenti, dirigenti, famiglie) a collegarsi sul nostro canale Youtube per seguire la “Tavola Rotonda” coordinata da Sabrina Carreras, giornalista televisiva d'inchiesta e inviata del programma PresaDiretta su Rai3.
La diretta prevista per mercoledì 15 maggio 2024 avrà inizio alle 16.30 per concludersi alle 19.15 circa, con un ricco programma che vede la partecipazione di relatori di rilievo e testimonianze dalle scuole della Rete SZ che hanno lavorato sul tema “Rompere gli schemi nelle relazioni”
Chiediamo a tutti i/le Dirigenti e ai/alle Referenti Senza Zaino di farsi portavoce di questa iniziativa e di estendere l’invito a partecipare a tutte le famiglie, poiché i temi che saranno affrontati rivestono una grande importanza anche per loro.
Il conto alla rovescia per il Senza Zaino Day del 16 maggio 2024 è iniziato e molte scuole sono già attivamente impegnate sul tema di quest'anno: "Rompere gli schemi nelle relazioni".
Come consuetudine, stiamo preparando una diretta su YouTube per celebrare l'evento nel miglior modo possibile. Con la partecipazione di ospiti di rilievo e diverse testimonianze, la diretta è programmata per il pomeriggio del 15 maggio, il giorno prima delle attività nelle scuole. Questa scelta mira a coinvolgere il più ampio numero possibile di docenti e famiglie, consentendo loro di partecipare alla diretta senza interferire con gli impegni scolastici.
Abbiamo già discusso in precedenza il tema del SZ Day; vogliamo sottolineare ancora l'importanza dell'educazione di genere per superare gli stereotipi tuttora presenti, anche in contesti scolastici considerati innovativi. Inoltre, poniamo l'accento sulla qualità delle relazioni tra docenti e studenti, nonché tra colleghi, basate sulla fiducia reciproca, sull'ascolto attivo e sulla collaborazione aperta, libere da pregiudizi e preclusioni. Altro elemento cruciale è il rapporto con i genitori, fondamentale per la creazione di una effettiva comunità educante, purtroppo ancora una sfida da realizzare pienamente nonostante sia una meta comunemente riconosciuta.
Non possiamo tralasciare un'altra dimensione delle relazioni che assume sempre più rilevanza nella vita dei giovani, spesso a una età sempre più precoce: i social media. Lo smartphone, con le sue varie piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram e altre, influisce sulla qualità e sulla natura delle relazioni tra coetanei, con effetti che vediamo manifestarsi nella cronaca quotidiana in modi talvolta preoccupanti.
Il 15 maggio, quindi, ci aspetta la diretta su YouTube nel pomeriggio, con una tavola rotonda coordinata da Sabrina Carreras, giornalista televisiva d'inchiesta e inviata del programma PresaDiretta su Rai3. Carreras è anche autrice del libro "Ora o mai più" (2022 – Ed. Chiarelettere) ed è già stata con noi in una precedente edizione del SZ Day, dimostrando una grande stima per il movimento Senza Zaino.
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Molte scuole hanno manifestato l'interesse di conoscere anticipatamente il tema del prossimo SZ Day al fine di integrare in modo efficace attività correlate nella loro pianificazione didattica. Le seguenti indicazioni, benché concise, offrono diverse opportunità di lavoro e riflessione. Ogni scuola o gruppo di docenti è libero, come sempre, di selezionare le tematiche che meglio rispecchiano le proprie sensibilità e si adattano al proprio contesto scolastico e territoriale.
Con l’approssimarsi dell’iniziativa forniremo le informazioni operative necessarie per partecipare al racconto del Senza Zaino Day con i contributi realizzati da tutte le scuole aderenti alla Rete.
Con il SZ Day del 2023, si è concluso il triennio dedicato alla Carta della Terra e ai temi legati alla tutela del nostro pianeta, alla promozione della giustizia sociale e della democrazia. Ora è giunto il momento di andare oltre, di introdurre un nuovo tema che non implica in alcun modo l'abbandono delle cruciali questioni precedentemente affrontate, ma piuttosto un'espansione degli orizzonti dei bambini, delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi
Il tema dei prossimi tre anni non rappresenta semplicemente un contenuto, ma costituisce un approccio mentale, un verbo che richiede energia, visione e coraggio. L'atto di “Rompere gli schemi” costituirà il fondamento valoriale e concettuale in cui opereremo; del resto questo approccio ha sempre contraddistinto SZ come una scuola controcorrente, alternativa, pur valorizzando molti aspetti della migliore tradizione pedagogica italiana e non solo. Come sempre, ciascun anno sarà dedicato ad un campo specifico di azione; il SZ Day del 2024 è dedicato a “Rompere gli schemi nelle relazioni”.
Nel contesto del mondo della scuola, rompere gli schemi nelle relazioni significa innanzitutto sfidare le tradizionali dinamiche educative, sia tra insegnanti e alunni che tra gli alunni stessi, cosa che SZ ha nella sua ragione costitutiva da sempre. Si tratta allora di proseguire su questi percorsi, cercando di stabilire connessioni più autentiche con gli studenti, ascoltando le loro esigenze e interessi, personalizzando l'insegnamento e coinvolgendoli in modo attivo nel loro percorso di apprendimento.
Attraverso il tutoraggio, il peer to peer e l’aiuto reciproco, bambine e bambini, ragazze e ragazzi rompono gli schemi promuovendo relazioni positive tra loro e l’inclusione di studenti emarginati, evitando stereotipi o pregiudizi, e incoraggiando un ambiente di apprendimento collaborativo e rispettoso di tutti.
Rompere gli schemi vuol dire anche combattere gli stereotipi di genere, che ancora permangono, spesso sottotraccia, nelle relazioni e nei comportamenti. L’uso dei grembiulini rosa per le bimbe e azzurri per i maschi in alcune scuole dell'infanzia è un esempio concreto di come gli stereotipi di genere possano essere radicati fin da piccoli. Questi stereotipi possono limitare le aspettative di bambine e bambini in base al loro genere, impedendo di sviluppare appieno il proprio potenziale e costringendoli in ruoli e comportamenti predefiniti. In questo ambito si apre un orizzonte molto ampio e variegato di azioni possibili, in cui bimbi e bimbe possano esprimere liberamente l’appartenenza di genere senza preconcetti che limitano la libera espressione di sé, attraverso il gioco, il dialogo aperto, la promozione di modelli positivi di ruoli di genere. Libri, film, storie che presentano personaggi di entrambi i sessi in ruoli diversi da quelli tradizionalmente assegnati aiuta bambini e ragazzi ad esplorare un gamma più vasta di possibilità..
Rompere gli schemi nelle relazioni con gli studenti significa anche promuovere la loro partecipazione. Coinvolgerli nella progettazione del curriculum, nelle decisioni scolastiche e nel processo decisionale è una forma di rottura dagli schemi tradizionali, dando loro un senso di controllo e responsabilità. Con l’esperienza dei CRA, del sistema delle responsabilità e degli incarichi il modello SZ promuove da sempre la partecipazione dei ragazzi, ma nelle scuole secondarie di 1 e 2 grado questo è un obiettivo ancora lontano dall’essere pienamente raggiunto.
Rompere gli schemi nella relazione con i genitori degli alunni è fondamentale per instaurare un legame positivo e produttivo tra gli insegnanti e le famiglie degli studenti. Promuovere occasioni di partecipazione attiva dei genitori alla vita della scuola è fondamentale, perché “fare delle cose insieme” è il modo migliore per far passare messaggi educativi. Gli incontri periodici scuola-famiglia che, specie nelle scuole secondarie, si risolvono in lunghe attese (spesso in piedi) per parlare pochi minuti con gli insegnanti dei propri figli, dovrebbero diventare qualcosa di meno burocratico e più autentico. Rompere gli schemi in questo caso dovrebbe portare ad una comunicazione più aperta, che includa tematiche educative più ampie (per i voti ci sono i registri elettronici) che riguardano gli adolescenti ed aspetti essenziali della loro formazione: l’uso dei social, la prevenzione di comportamenti problematici e degli stereotipi di genere… Non si tratta di diventare esperti di educazione familiare, ma di affrontare questioni che si intrecciano fortemente con l’apprendimento scolastico, che non avviene in uno spazio neutro, esclusivamente cognitivo dello studente, ma investono l’intero assetto psico-fisico della loro persona. SZ persegue la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento; un ulteriore passaggio è necessario nel riconoscere che anche ogni famiglia è diversa, con esigenze e sfide uniche. È necessario dunque praticare l’ascolto attivo e adattare la comunicazione e le strategie in base alle specifiche esigenze delle famiglie degli alunni.
Rompere gli schemi nelle relazioni con i genitori degli alunni richiede pazienza, empatia e un impegno costante, specie in tempi in cui l’autorevolezza della scuola in quanto istituzione è messa alla prova ogni giorno. Ma non saranno proclami di ritorno all’autorità, voti in condotta o punizioni esemplari a restituirle dignità e prestigio, quanto invece l’azione quotidiana, paziente e credibile che si realizza sul campo.