La Regione Toscana fin dai primi anni della nascita della Rete ha creduto e investito sull'innovazione didattica e metodologica che caratterizza il nostro Modello, inserendolo tra le priorità del Piano di Indirizzo Regionale e sostenendo le attività rivolte alle scuole della regione, sempre programmate e concertate con gli Assessori e i Dirigenti all'Istruzione che nel tempo si sono succeduti.
L'ultima annualità del progetto ha avuto la caratteristica di articolarsi in due linee di lavoro: da un lato le attività rivolte alle scuole che fanno il loro ingresso o sono già aderenti alla Rete Senza Zaino, dall’altro le attività rivolte alle Aree Interne Regionali del Mugello, della Valdisieve e della Valdinievole, finalizzate al loro sostegno nei processi di costruzione della comunità educante, in stretta collaborazione con i rispettivi CRED.
La prima parte, quella dedicata alla Rete, si è svolta regolarmente seppure con tempi più dilatati del previsto, a causa delle difficoltà cui il personale scolastico, come i formatori e gli esperti coinvolti, hanno dovuto far fronte a causa delle restrizioni per la pandemia da Covid-19. Le attività sono quindi state realizzate prevalentemente a distanza, richiedendo l’utilizzo di tecnologie a supporto. Tuttavia, la chiara finalizzazione e l’aspettativa degli Istituti, hanno reso possibile il raggiungimento degli obiettivi, ottenendo buoni risultati e piena soddisfazione da parte di tutti gli attori coinvolti: docenti e dirigenti di scuole in nuovo ingresso in rete che hanno usufruito di corsi di primo livello per l'applicazione corretta del Modello, docenti nuovi arrivati nelle nostre scuole SZ che hanno avuto la possibilità di essere accompagnati nel nuovo approccio, referenti che hanno svolto percorsi di ricercazione su argomenti specifici e si sono confrontati tra loro, gruppi di docenti che sotto la guida di vari tutor hanno potuto riflettere e rilevare come il periodo di pandemia abbia influito sull'attuazione del Modello nelle classi.
Le attività finalizzate alle Aree Interne, che hanno lo scopo principale di favorire la consapevolezza dell'innovazione e la costruzione di Patti di Comunità per l'ampliamento dell'offerta formativa e culturale, hanno visto il coinvolgimento attivo degli interlocutori territoriali, dalle Istituzioni scolastiche agli Amministratori, dagli operatori degli uffici dei Centri Risorse EDucative ai rappresentanti delle ASL.
Sono stati svolti due corsi sui Valori che identificano il Modello Senza Zaino (Ospitalità, Responsabilità, Comunità) che hanno coinvolto l’IC Firenzuola e l’IC di Vernio, due corsi specifici sulla “Costruzione della Comunità” realizzati entrambi per l’IC di Vernio, due corsi sulla “Prevenzione delle difficoltà di apprendimento”, realizzati per l’IC Marradi/Palazzuolo e per l’IC di Vernio, un tutoraggio per i docenti nuovi arrivati e per la verifica della "tenuta" del Modello nell’IC Desiderio da Settignano (Scuola di San Godenzo, unica realtà già Senza Zaino in quei territori), tre assemblee di sensibilizzazione e formazione rivolte a docenti, personale ATA e genitori, che hanno visto la partecipazione del Dipartimento di Promozione della Salute della AUSL Toscana Centro, con gli operatori della UFC di Promozione della Salute, grazie alla quale sono stati coinvolti anche gli omologhi dipartimenti delle altre Aree Vaste per una condivisione di questa pratica.
In settembre, grazie all'impegno di alcune docenti "storiche", sarà disponibile una pubblicazione che documenti il percorso di realizzazione di SZ nella scuola di San Godenzo, e che evidenzi le ricadute positive apportate dal nuovo modo di fare scuola anche sul tessuto economico e sociale del piccolo centro collinare.
Iselda Barghini, referente del Gruppo Fondatore per le scuole della Toscana