Il mese di giugno ha segnato la conclusione della prima fase del percorso dedicato alla ricerca-azione sull'educazione al pensiero scientifico partita nello scorso mese di gennaio. Un gruppo composto da educatrici dei nidi e docenti dell'infanzia ha partecipato a oltre trenta ore di formazione, guidato dalle eccellenti accademiche Marilù Chiofalo e Marisa Michelini. Queste due straordinarie professioniste sono state in grado di comunicare in modo efficace concetti complessi e teorie sulla dinamica dei fluidi e sulla meccanica quantistica, consentendo contemporaneamente alle insegnanti di condurre piccoli esperimenti con i bambini all'interno delle sezioni. Voglio riconoscere la grande dedizione e tenacia di coloro che hanno completato questo percorso, poiché è richiesta una notevole capacità di studio, applicazione e perseveranza. Non è stato un compito facile, infatti, alcuni docenti hanno rinunciato lungo il percorso, ma ne è valsa sicuramente la pena. La strada è stata tracciata e il percorso continuerà l'anno prossimo, con alcuni adeguamenti.
Il gruppo si lascia condividendo alcuni percorsi da includere nella progettazione curriculare dell'anno successivo, in modo da integrarli pienamente nelle attività di sezione. Gli incontri di programmazione e verifica durante il prossimo anno si terranno ogni quindici giorni o mensilmente, sempre con la supervisione delle professoresse e la documentazione delle educatrici e degli insegnanti. Questo consentirà di consolidare le teorie e i concetti acquisiti quest'anno, ma che necessitano di ulteriore rafforzamento e di essere messi in pratica attraverso esperimenti ben strutturati.
L'obiettivo a medio termine è quello di sviluppare un piccolo curricolo sui concetti fondamentali di dinamica dei fluidi e meccanica quantistica, che possa essere adottato dai nidi e dalle scuole all'interno della rete SZ. Le docenti che hanno partecipato a questo percorso di ricerca accompagneranno questo processo. Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma credo fermamente che la ricerca dimostri chiaramente che nessun apprendimento è precluso ai bambini, a condizione che vengano utilizzati linguaggi, strumenti e metodologie accessibili a loro, ma rigorosamente basati su concetti e teorie scientifiche.