Sul numero 2 della nostra Rivista uscito i primi di giugno è stata pubblicata una intervista alla professoressa Maria Rita Parsi, su un tema di grande attualità: “Bambini, adolescenti e social media. Quali rischi?”.
Ne è risultato un quadro piuttosto preoccupante, che ci interroga direttamente come insegnanti visto anche il necessario ricorso alla DAD per le vicende legate alla pandemia, che ha implementato in modo molto consistente l’esposizione di bimbi e ragazzi ai media. L’approccio scolastico è ovviamente orientato alla conoscenza, all’uso di strumenti come classroom o altre piattaforme dedicate all’attività scolastica, ma i ragazzi spesso hanno trascorso molto altro tempo sui social, per un uso non sempre adeguato e, soprattutto, non vigilato da un adulto. La prof.ssa Parsi ha evidenziato, infatti, proprio la scarsa consapevolezza dei genitori dei rischi a cui espongono i loro figli regalando loro un cellulare (sempre più precocemente) collegato ad internet. Se poi si aggiunge che di fatto essi non controllano sempre la navigazione dei figli e sono spesso in prima persona molto esposti sui social (Facebook, Instagram ecc.), emerge una situazione di grande criticità.
L’intervista ci offre molti spunti per un corretto uso di questi potenti strumenti ed anche interessanti indicazioni per un dialogo informato e costruttivo con le famiglie. Di Maria Paola Pietropaolo